
Ai sensi e per gli effetti del D.Lgs 66/2017, l’inclusione scolastica si realizza :
- (…) attraverso strategie educative e didattiche finalizzate allo sviluppo delle potenzialita’ di ciascuno nel rispetto del diritto all’autodeterminazione e all’accomodamento ragionevole, nella prospettiva della migliore qualita’ di vita;
- nell’identita’ culturale, educativa, progettuale;
- nell’organizzazione e nel curricolo delle istituzioni scolastiche;
- nella definizione e condivisione del progetto individuale fra scuola, famiglia e altri soggetti, pubblici e privati, operanti sul territorio;
- nell’impegno fondamentale di tutte le componenti della comunita’ scolastica le quali, nell’ambito degli specifici ruoli e responsabilita’, concorrono ad assicurare il successo formativo delle bambine e dei bambini, delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti.
A chiarimento del precedente punto 1.
- il diritto universale all’ autoderminazione è l’ opportunita’ di scelta, secondo il proprio grado di possibilità e con tutto il sostegno educativo, cognitivo, affettivo, relazionale e materiale di cui ha bisogno, di farsi carico, controllare ed assumere la responsabilità della propria esistenza, compreso il diritto di decidere dove e con chi vivere, imparare, lavorare, socializzare, relazionarsi, farsi assistere, passare il proprio tempo, disporre dei propri beni materiali…
- l’ accomodamento ragionevole (art. 5 eguaglianza, art. 24 istruzione – Convenzione ONU per i diritti persone con disabilità) indica le modifiche e gli adattamenti necessari ed appropriati che non impongano un onere sproporzionato o eccessivo, adottati ove ve ne sia necessita’ in casi particolari, per assicurare alle persone con disabilita’ il godimento e l’esercizio, su base di uguaglianza con gli altri, di tutti i diritti umani e liberta’ fondamentali(…).
L’inclusione, quindi,
- è un processo dinamico di ricerca e studio, continuo e permanente, multidimensionale e multidisciplinare, articolato, coordinato e congiunto;
- ha l’obiettivo di realizzare l’uguaglianza formativa;
- coinvolge proficuamente diverse professionalità (docenti, dirigenti, operatori dell’inclusione,…) e componenti (alunni, studenti, genitori, associazioni,…);
- si consegue con la condivisione di valori e principi, con l’organizzazione efficiente dei contesti, con l’utilizzo efficace di metodi e risorse appropriati.
Non solo, pertanto, personale scolastico competente, che singolarmente possiede domini nei metodi funzionali, strumenti operativi e tecniche didattiche per l’inclusione, ma in grado di attivare e attuare strategie di cooperazione efficiente, coinvolgere sinergicamente l’intera equipe di professionisti e di componenti nella realizzazione efficace dei percorsi didattici e di apprendimento individualizzati nel processo di inclusione, dalla presa in carico, alla programmazione, fino alla valutazione e verifica quali-quantitativa dei risultati.
L’ordinamento scolastico, con l’art.4 D.Lgs. 66/2017, ha individuato la valutazione della qualita’ dell’inclusione scolastica parte integrante del procedimento di valutazione delle istituzioni scolastiche previsto dall’articolo 6 del D.P.R. 28 marzo 2013, n. 80 sulla base dei seguenti criteri:
- livello di inclusività del Piano triennale dell’offerta formativa, come concretizzato nel Piano per l’inclusione scolastica;
- realizzazione di percorsi per la personalizzazione, individualizzazione e differenziazione dei processi di educazione, istruzione e formazione, definiti ed attivati dalla scuola, in funzione delle caratteristiche specifiche delle bambine e dei bambini, delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti;
- livello di coinvolgimento dei diversi soggetti nell’elaborazione del Piano per l’inclusione e nell’attuazione dei processi di inclusione;
- realizzazione di iniziative finalizzate alla valorizzazione delle competenze professionali del personale della scuola incluse le specifiche attivita’ formative;
- utilizzo di strumenti e criteri condivisi per la valutazione dei risultati di apprendimento delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti, anche attraverso il riconoscimento delle differenti modalita’ di comunicazione;
- grado di accessibilita’ e di fruibilita’ delle risorse, attrezzature, strutture e spazi e, in particolare, dei libri di testo adottati e dei programmi gestionali utilizzati dalla scuola.
La “qualità” dell’inclusione scolastica, dunque, si concretizza con
- la corretta presa in carico di bambini, alunni, studenti con disabilità;
- la realizzazione, in clima collaborativo, di una efficace ed efficiente rete tra gli stakeholders, affinchè siano erogati servizi e risorse funzionali, integrati e coordinati;
- la verifica della corretta realizzazione, fruizione e funzionalità di tutti gli strumenti operativi previsti, contemperati ai risultati individuali programmati e raggiunti.